ALLA
SCOPERTA DEI BORGHI DEL MONTE CETONA: CASA BEBI
Sulla strada per Radicofani, poco dopo l’Abbazia di Spineta, dal podere San
Giuliano parte una strada sterrata, via San Giuliano Casa Bebi, che si arrampica
sulle pendici del Monte Cetona.
Questa antica strada collega gli ultimi borghi del comune di Sarteano: Fonte
Vetriana, Fastelli, Fonterenza, Casa Bebi. Dopo alcune derivazioni (una per
Valle Saccaia abitata dai Gigliotti, una per
Il Sasso abitato anch’esso da Aggravi) si inoltra poi nel territorio di San
Casciano Bagni.
A questi borghi del Monte Cetona, frequentati oggi soprattutto da cacciatori e
villeggianti, dedicheremo un approfondimento nei prossimi numeri di Montepiesi.
Alla metà del XX secolo, vi vivevano circa 200 persone: i Morgantini a Fonte
Vetriana, i Fastelli a Borgo Fastelli, gli Aggravi a Fonterenza e a Casa Bebi. A
Fonte Vetriana c’era la scuola elementare,un negozio di alimentari con osteria
annessa, telefono pubblico e tabaccheria. Oggi i nativi sono soltanto dieci, cui
si aggiungono pochi altri residenti.
Casa Bebi è l’ultimo borgo del comune di Sarteano, abitato da due soli nativi
(“due fuochi”, diceva qualche anno fa una di loro), entrambi anziani: Renato
Aggravi e Dolfa vedova Aggravi. Vi hanno casa alcune altre persone, nativi e
non, che salgono generalmente fin qui nell’estate e nei fine settimana. Fra
questi, Eugenio Burgo, da Roma, che ha promosso una ricerca sulle origini di
questo nome, Casa Bebi. La sua bisnonna Adalgisa Aggravi, era nata nel 1863 a
Sarteano, e fu battezzata nella parrocchia di San Lorenzo.
Dalla consultazione del catasto Leopoldino del 1826 risulta che il borgo si
chiamava già Casa Bebi e la proprietà era suddivisa tra varie famiglie, ivi
residenti, tutte di cognome Aggravi.
Si deve supporre che gli Aggravi si siano insediati o ne siano diventati
proprietari nella seconda metà del XVIII secolo in quanto, consultando lo stato
delle anime della parrocchia di San Lorenzo, risulta che nel 1707 Nicolò Goti
era proprietario del borgo Casa Bebi, composto all’epoca da 11 persone (n.d.r. –
Anche nell’elenco dei poderi di Sarteano del 1692 risulta proprietario di Casa
Bebi ‘Goti capitano’. Comunque sull’argomento torneremo, citando quanto ha
scritto Domenico Bandini nel 1961 nel suo inedito “Raccolta d’Armi di Sarteano”
e le successive ricerche di Luca Aggravi, delle quali una parte è apparsa sul
libro “Il Teatro degli Arrischianti” edito nel 2000).
Risalendo nel tempo si arriva fino al 1620,quando il pievano di San Lorenzo, don
Livio Sisti, elenca nel libro delle decime di quell’anno gli eredi di Domenico
di Pasquino e di Bebo alla Montagna.
E’ dunque possibile, se non probabile, che i discendenti di questo Bebo vissuto
intorno alla metà del XVI secolo, i Bebi, siano all’origine del nome Casa Bebi.
Su un sito internet dedicato alle statistiche dei cognomi italiani, compare il
cognome Bebi, con una cinquantina di casi, concentrati tra la Toscana e
l’Umbria.
Continueremo le ricerche per dare maggiore certezza all’ipotesi sopracitata,e
chiediamo ai lettori °
di comunicare notizie utili al riguardo alla redazione di Montepiesi.