ZOCCHI E GOPPION
Cosa hanno in comune due personaggi famosi in tutto il mondo, vissuti a distanza
di un secolo l’uno dall’altro?
Arnaldo Zocchi e Alessandro Goppion hanno entrambi le loro opere d’arte in tutto
il mondo e hanno entrambi scelto per moglie una Sarteanese.
Di Arnaldo Zocchi Montepiesi ha scritto più volte: suoi sono il principale
monumento di Buenos Aires (Cristoforo Colombo, alto m 26), il principale
monumento di Sofia (lo zar Alessandro II), monumenti negli USA e in altre parti
del mondo vinti in concorsi internazionali, e numerosi monumenti in Italia.
Scelse per moglie la nostra concittadina Isolina Lunghini e la ritrasse in un
busto che gli eredi hanno voluto donare recentemente a Sarteano e che ora è
nella ‘stanza dell’orologio’ del nostro Teatro. In onore della moglie Isolina,
regalò a Sarteano uno dei suoi capolavori: il Monumento ai Caduti di Piazza XXIV
Giugno
Di Alessandro Goppion Montepiesi non ha ancora scritto: ne hanno scritto invece
giornali e riviste di tutto il globo, e le sue opere sono in oltre 300
importanti musei di 19 Nazioni. Le sue creazioni sono uniche e permettono di
tramandare ai posteri opere eccezionali come la ‘Gioconda”, la “Venere di Milo”,
la “Dama con l’ermellino”, “L’ultima cena” di Lleonardo da Vinci,
(foto)
“L’uomo Vitruviano”, la “giacca di Cavallo pazzo”, il tesoro della Torre di
Londra che comprende anche il “Koc-i-noor “(cioè il diamante più famoso del
mondo di 108,9 carati), il “Codice Atlantico” , “l’Ultima cena”, i “manoscritti
di Qumran, il “Codice di Hammurabi (una stele in cui sono incise 282 leggi
promulgate dal re di Babilonia che regnò dal 1792 al 1750 a.C.) ecc. Le sue
teche sono cassaforti trasparenti, massicce come armature, a prova di vandali,
di ladri, di incendi, di terremoti, sbalzi termici, umidità, sorgenti luminose,
agenti chimici e polveri, i cui contenuti, in caso di necessità, possono essere
liberati in pochi secondi. La vetrina più grande di tutte e completamente
sollevabile – 62 metri quadrati – è come un bilocale e serve per proteggere il
tappeto di Ardabil del 1539, reso visibile in tutta la sua lunghezza. In
un’intervista Alessandro Goppion ha dichiarato che i metri quadrati di cristallo
finora da lui messi in opera sono più di 50.000. In quest’inverno ha presenziato
all’inaugurazione di una mostra al Museo di Boston, dopo molti importantissimi
‘pezzi’ sono protetti dalle sue teche.
Chissà che anche Alessandro Goppion, così come fece nel 1923 Arnaldo Zocchi, non
riservi qualche bella sorpresa anche a Sarteano, il paese che ha dato i natali a
sua moglie Patrizia Venturini.
Carlo Bologni