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NOTIZIE SU SARTEANO

(573 metri s.l.m. - 4494 abitanti (Mar. 2000))

Prossimo al versante nord-orientale del monte Cetona e raggiungibile da una diramazione della statale 146 tra Chiusi a Chianciano, Sarteano mostra le antichissime origini nelle necropoli neolitiche ed etrusche sparse nel suo territorio.

L'impronta del paese è medioevale: l'abitato raccolto ad arco intorno alla rocca feudale dei conti Manenti, le tre porte simmetricamente distribuite a dare accesso al borgo murato. Oggi è una frequentata stazione termale e di villeggiatura.

La storia

Il territorio di Sarteano fu abitato sin dal periodo neolitico ed ebbe grande sviluppo in epoca etrusca.

Il primo vero nucleo fu etrusco-romano, il Pagus Sartheanensis situato a nord-est sull'antica direttrice di collegamento con Chiusi.

Tutto il materiale proveniente dalle necropoli e dagli scavi è in mostra nel Museo civico nella sede di palazzo Gabrielli.

Durante il periodo delle invasioni barbariche il nucleo si raccolse intorno al castello dei conti Manenti, sorto tra il XIIº e il XIIIº secolo sulla strada tra Chiusi e Siena in posizione elevata e protetto da un forte sistema difensivo. Nel 1280 Sarteano divenne comune autonomo e la rocca fu a lungo contesa tra Siena, che vi esercitava la sua influenza, Orvieto e Perugia. Un secolo dopo il borgo cadde sotto il definitivo dominio della repubblica senese.

Borgo e castello furono allora riorganizzati entro un unico perimetro fortificato su progetto attribuito a Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta ; nel XVIº secolo il complesso fu nuovamente ristrutturato su intervento di Baldassarre Peruzzi. Nel 1590 il castello fu trasferito al granducato di Toscana e donato ai conti Fanelli, cui tuttora appartiene.

Nel XVIIIº secolo il borgo divenne luogo di residenza signorile e tale rimase per molto tempo, tanto che nel XIXº secolo le fortificazioni furono in parte smantellate.

Il passato rivive in ogni tratto dei suggestivi e caratteristici scorci del centro abitato dove architetture medioevali e rinascimentali si mostrano al visitatore curioso di arte e di storia.

Il fulcro di Sarteano è costituito dall'insieme della piazza Bassa (piazza Bargagli) e della piazza Alta (piazza XXIV giugno), collegate da una breve rampa e dalla porta di Mezzo che rimase inglobata nel palazzo del Comune dopo la parziale demolizione delle mura nell'Ottocento. Il palazzo è un edificio di fondazione trecentesca, di aspetto medioevale anche se rimaneggiato in più periodi.

All'interno di esso si trova un autentico gioiello architettonico, il teatro degli Arrischianti, edificato nel 1740 a tre ordini di palchi.

Lungo il lato settentrionale della piazza Alta era l'antico palazzo del Podestà, di cui oggi restano tracce in alcuni particolari dell'edificio situato al numero civico 19.

Sul lato meridionale della piazza Bassa, appena fuori il perimetro del paese, si trova la trecentesca chiesa di S. Francesco. L'impianto è medioevale, ma la facciata in travertino è rinascimentale, riedificata nel 1480 per ordine del cardinale Francesco Todeschini Piccolomini, futuro Papa Pio III ; il timpano contiene lo stemma di famiglia. Il campanile è del XVIIº secolo. Collegato alla chiesa è l'edificio dell'ex convento francescano con cortile gotico e sala capitolare. Oggi ospita abitazioni private.

La spina del borgo prende avvio dalla piazza Alta ed è divisa in due rami.Verso occidente l'antica Ruga di mezzo, oggi corso Garibaldi, si spinge sino alla porta Monalda per poi collegarsi, superata la salita del vicolo Baciadonne, alla via del Castello che costeggia le mura a nord. Verso oriente la via Roma conduce sul lato opposto dell'abitato e giunge alla porta Umbra che chiude l'anello.

Percorrendo il primo asse è possibile ammirare il cinquecentesco palazzo Goti-Fanelli, antica sede dell'Accademia degli Arrischianti, datato 1536 ; quindi il trecentesco palazzo Sisti-Berardini, ampliato nel XVIº secolo ed il palazzo Cospi-Forneris, di stile rinascimentale anche se di costruzione secentesca. Più avanti, di fronte al quattrocentesco palazzo Cennini trasformato nel XVIIIº secolo, è la collegiata di S. Lorenzo che mostra forme rinascimentali su strutture del XIIº secolo. Interno ad una navata con transetto e abside.

Lungo il secondo asse spiccano il palazzo Piccolomini, fatto erigere dal futuro Papa Pio III alla fine del XVº secolo, e il cinquecentesco palazzo Gabrielli, edificato su preesistenti strutture medioevali.

Più avanti, sulla piazza omonima, è la neoclassica chiesa di S. Martino qui trasferita nel 1841 in sostituzione della medioevale S. Martino in Foro.

Da qui si può salire verso l'antico ex convento di S. Chiara, oggi adattato ad uso abitativo.

I dintorni di Sarteano offrono svariati motivi di interesse turistico per la particolare vocazione a fondere elementi di arte, storia e natura.

Le sorgenti termali di Bagno Santo, solo a poche centinaia di metri fuori la porta Monalda, sono ricche di sostanze bicarbonato-solfato-alcalino-terrose e sgorgano alla temperatura di 24 °C. Erano note ed utilizzate anche nell'antichità ed oggi alimentano due piscine.

Il piccolo centro di Castiglioncello del Trinoro è un borgo di origini medioevali; è situato a circa 800 metri di quota ed offre un bellissimo panorama sulla Val d'Orcia.

L'abbazia camaldolese di S. Piero in Campo, risale ai primi anni dell'XIº secolo.