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            Sulla piazza Bargagli è l'ingresso alla Chiesa 
            di San Francesco. L'origine di questa chiesa risale ai primi del 
            XVI secolo; vi si stabilirono poi i francescani che avevano sui 
            colli vicini l'eremo di S. Bartolomeo in Solaia, fondato da S. 
            Francesco. Il Chiostro attesta l'origine trecentesca, non solo 
            per alcuni elementi gotici, ma anche per una data precisa incisa in 
            un capitello (1341) e i resti di un affresco trecentesco 
            raffigurante un Angelo. Nel 1462 Pio II trasferì la chiesa dei 
            Conventuali agli Osservanti, i quali sopportando di mala voglia il 
            pavimento cosparso di lastre tombali, lo fecero ricoprire e rialzare 
            per più di un metro. In tale maniera la porta si trovò ammezzata e 
            fu necessaria la costruzione di una nuova facciata, ciò che avvenne 
            nel 1480 per ordine dell'Arcivescovo di Siena che fu poi Papa Pio 
            III. Nella triplice spartizione della superficie, prolungata nel 
            timpano che ha nel centro lo stemma Piccolomini, nelle linee del 
            portale questa costruzione sembra riecheggiare in forme semplificate 
            e dimesse lo spirito del Rossellino. Il bel Campanile fu pure 
            rifatto a quell'epoca. La chiesa dopo varie vicissitudini è stata 
            restaurata. All'interno, ad una sola navata con soffitto a 
            capriate, è un opera notevole: il Trittico rappresenta la Madonna 
            col Bambino tra S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista, 
            nella cuspide l'Annunciazione, opera di Jacopo di Mino del 
            Pellicciaio, di cui si hanno notizie fra il 1344 e il 1389, pittore 
            senese che da una originaria ruvidezza giunse ad una ferma nobiltà 
            di forme. 
              
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