PARCO
ARCHEOLOGICO DELLE PIANACCE
Il 2 Agosto in una sala del Museo Civico Archeologico di Sarteano è stato
presentato a un numeroso e qualificato uditorio il progetto del nuovo Parco
archeologico delle Pianacce, progetto redatto dall’Architetto Tessa Matteini. La
Direttrice del Museo, Alessandra Minetti, ha spiegato che il concetto è quello
di creare un “giardino archeologico”, sempre aperto al pubblico per la fruizione
dei turisti – ma soprattutto dei Sarteanesi – che coniuga interesse
archeologico, bellezza paesaggistica e attenzione botanica nel massimo rispetto
dell’ambiente e del paesaggio.
Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco di Sarteano Roberto Burani, il
Direttore generale della Fondazione Musei Senesi Luigi M. Di Corato, il
Funzionartrio di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana
Monica Salvini, l’Architetto responsabile del progetto Tessa Matteini.
Il progetto per la sistemazione paesaggistica della necropoli delle Pianacce a
Sarteano, si propone l’obiettivo di valorizzare il sito attraverso la creazione
di un percorso di visita integrato che consenta ai visitatori e ai residenti di
conoscere lo spessore storico e le preesistenze archeologiche e, al tempo
stesso, acquisire informazioni sul contesto paesaggistico e sulle emergenze
botaniche.
Le categorie di intervento applicate prevedono la conservazione attiva e la
valorizzazione del sito (nel senso culturale del termine), oltre al restauro
conservativo dei manufatti archeologici, necessario in particolare per le due
preesistenze di maggior valore, la Tomba della Quadriga infernale e la struttura
teatriforme, che verrà effettuato dal personale tecnico della Soprintendenza
Archeologica della Toscana.
Il progetto è stato impostato con l’intento di integrare il parco archeologico
della necropoli all’interno del sistema paesaggistico circostante, del quale
riprende trame e materiali (minerali e vegetali), al fine di ridurre al minimo
l’impatto paesaggistico, archeologico ed ecologico-ambientale e di valorizzare
le straordinarie relazioni visuali con la val di Chiana, i sistemi collinari
colonizzati sin dall’epoca etrusca ed il Trasimeno.
Le pavimentazioni studiate (legno massello e legno su deck, terra battuta, terra
battuta stabilizzata) sono drenanti ed eco-compatibili, le strutture per la
ricezione (in metallo e legno) smontabili e di dimensioni estremamente ridotte,
e le specie vegetali scelte autoctone e compatibili con le associazioni presenti
in zona.
Architetto Tessa Matteini