LIBRI RECENTISSIMI E SARTEANO

“APPEDECANNO FRANCESCO – Passo passo sulle orme di Francesco”
E’ un libro interessantissimo, uscito nell’ultimo Natale a Sorrento. Lo ha scritto Rocco Ciampa, un grande innamorato di San Francesco. In diversi anni di lavoro, ha scritto in quartine la storia di San Francesco, basata su quanto hanno scritto i suoi biografi anche contemporanei del Poverello d’Assisi.
La particolarità del libro è questa: è scritto in migliaia di quartine in puro dialetto napoletano, affiancate da quartine in lingua italiana. Numerose sono le quartine che descrivono il soggiorno di Francesco a Sarteano, in quell’eremo tuttora chiamato ‘Celle di San Francesco’ che è lì’unico nel mondo a essere rimasto come era 800 anni fa (cioè in mezzo ai boschi, senza che vi siano state aggiunte altre strutture). In quell’eremo al Serafico Santo sono attribuiti tre episodi significativi: la vittoria sullla tentazione della carne (i famosi pupazzi di neve), il rifiuto a qualunque proprietà (l’abbandono della propria cella dopo che un suo amico aveva detto ‘quella è la cella di San Francesco’) e la scelta di vivere tra la gente e non come eremita.
Per dare un’idea del libro (125 pagine) riporto una delle numerose quartine dedicate a Sarteano, dopo il suo passaggio in Toscana, trascrivendo prima quella in napoletano e facendole seguire la traduzione che l’Autore ne fa in italiano:
“perché l’eremo chiù antico/cèrto è chillo ‘e Sartiano,/ e si solo ‘ogge v’o dico/ pure io essènno ‘e Seiano,/ ch’è ‘o primmo in Tuscana,/ ch’è rummasto tale e quale,/cu tante ‘e prove a la mana:/ ato che Montecasale/” - “perché l’eremo più antico/ certamente è quello di Sarteano,/ e se solo oggi ve lo dico/ anch’io essendo di Seiano/ che è il primo in Toscana/ che è rimasto tale e quale ,/ con documenti alla mano,/ altro che Montecasale!”.
Al termine del libro c’è il ‘Cantico delle creature’, anche questo scritto in napoletano e in italiano.
Rocco Ciampa, dopo approfonditi studi, è sicuro che Francesco venne a Sarteano dal 6 Gennaio al 23 Febbraio 1211, e non nel 1212 come finora ritenevamo.
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“L’ARCHITETTURA DI ANTONIO FEDERIGHI”
La professoressa canadese Mirella Cirfi Walton ha scritto un poderoso libro, edito da Betti Editore nel Dicembre 2009, su un architetto celebre a Siena per le ‘Logge del Papa’, il Palazzo Piccolomini e numerose altre opere d’arte. Antonio Federighi.
In anni di lavoro, la studiosa canadese ha scoperto interessanti documenti riguardanti la presenza di Federighi a Sarteano dal 1467 al 1474. Ad Antonio Federighi, ritenuto il primo architetto rinascimentale di Siena, furono affidati ulteriori lavori di fortificazione del nostro Castello. Durante la sua permanenza a lui sono da attribuire il nostro Palazzo Piccolomini, costruito dopo l’abbattimento dei medievali fabbricati dei Nelli e dei Lottorenghi’, e la facciata della chiesa di San Francesco.Mirella Cirfi Walton cita il documento con il quale Francesco Piccolomini, allora Cardinale Diacono del titolo di Sant’Eustachio ed Arcivescovo di Siena (che successivamente, nel 1503, fu esaltato al Soglio Pontificio con il nome di Pio III),,concede cento giorni di indulgenza anche a coloro che, alle solite condizioni di penitenza e confessione, avessero fatto con le proprie sostanze perché la chiesa di San Francesco in Sarteano ‘in suis structures et aedificiis conservetur…’ . Cioè, in pratica, fu fatta la facciata della trecentesca chiesa, a similitudine di quella progettata dallo stesso Federighi a Siena, per la Chiesa della Madonna della neve.
L’edizione dell’importante libro è stata curata dal noto studioso senese dottor Ettore Pellegrini, nipote del dottor Ferdinando che fu medico condotto a Sarteano al tempo del dottor Carlo Rossi Ferrini.
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“FORTIIFICARE CON ARTE”
L’Accademia dei Rozzi di Siena ha pubblicato, a cura del dottor Ettore Pellegrini, un libro di particolare interesse per Sarteano: “Fortificare con arte”, a cura del dottor Ettore Pellegrini. Tre lunghi capitoli del libro ci riguardano: uno, di Alessandro Angelini, si intitola ‘Una lupa araldica Federighiana nella rocca di Sarteano’; un altro, di Sara Pizziconi, si intitola ‘Sarteano, il cantiere quattrocentesco del Castello’ 8loo studio valse a Sara Picciconi la prima edizione della Borsa di Studio del nostro Comune intitolata a Pio III); un altro, di Carlo Bologni, si intitola ‘Sarteano e il suo Castello nella storia’. Il volume è stato presentato dal prof. Italo Moretti, in una sala del bel Palazzo dell’Accademia dei Rozzi di Siena, l’Accademia che al suo sorgere – nel 1500 – rappresentò alcune commedie scritte dai famosi studiosi sarteanesi Giovanni e Marcello Roncaglia.
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“AROMATICI, SPEZIALI E FARMACISTI”
La Fondazione del Monte dei Paschi di Siena ha pubblicato nell’Ottobre 2009 un importante libro sulle antiche Farmacie della Provincia di Siena, arricchito da bellissime fotografie. La Farmacia Storica Bologni di Sarteano fa un po’ la parte del leone, essendo una delle due sole Farmacie della nostra Provincia musealizzata, cioè trasformata in museo nelle forme in cui è stata dal 1833 al 1950, con arredo originale. Il libro è stato presentato in un salone del prestigioso Palazzo Comunale di Siena
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“1943 – 1944 ITINERARI NEI LUOGHI DELLA MEMORIA”
Il 14 Dicembre è stato presentato nel Teatro degli Arrischianti di Sarteano un documentatissimo libro di Fabio Masotti che illustra dettagliatamente cinque iitinerari dei luoghi dove furono combattute le dure battaglie che, dall’8 Settembre 1943,, portarono alla liberaione delle nostre zone dalle forze occupanti. Uno di questi itinerari riguarda il nostro territorio, da Fonte Vetriana a Sarteano, da Castiglioncello del Trinoro a Pietraporciana. Il libro contiene numerose significative fotografie, ed è distribuito gratuitamente. Chi lo desidera, può richiederlo alla sede dell’ex Comunità Montana in Via Garibaldi.
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“ICONOGRAFIA EVANGELICA A SIENA”
Nell’Ottobre 2009 Il Monte dei Paschi di Siena ha stampato, in edizione fuori commercio riservata un artistico volume nel quale a tutta pagina 49 è riprodotta una foto della nostra bellissima Annunciazione di Domenico Beccafumi conservata nella chiesa di San Martino. La foto è accompagnata da un lungo commento che esalta la grande qualità della tavola. A questo proposito ci sia permesso ricordare un aneddoto, riferito a una fatto realmente accaduto: alcuni anni fa si fermòun’automobile davanti a un nostro bar e ne uscì un signore straniero che, in uno stentato italiano, chiese a un gruppetto di clienti del bar: “Beccafumi?”. La risposta fu… che l’automobile fu indirizzata per la strada per Radicofani, con le indicazioni del podere Beccafumo. Riportiamo l’aneddoto per una triste constatazione: c’è molta ignoranza, ancora in giro. Quanti Sarteanesi sanno apprezzare la bellezza di un’opera d’arte come quella? Quanti la conoscono, e quanti l’hanno vista? Il discorso vale per le numerose attrattive artistiche e turistiche del nostro paese: Museo, Teatro, Tomba della quadriga e altri siti archeologici ecc. Spesso, purtroppo, dobbiamo ammettere che le nostre risorse artistiche e turistiche sono più apprezzate da gente ‘di fuori’ che dai nostri compaesani.
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“CALENDARIO DEI GIOCHI STORICI”
Il 24 Gennaio è stato presentato al Teatro di Sarteano un libricino sulla Giostra del Saracino e sulle manifestazioni similari della nostra Provincia. La presentazione è stata fatta dal Sindaco Roberto Burani, dall’Assessore Provinciale competente dott. Saletti, dal Presidente Provinciale dei Giochi storici dott. Paolini e dal Presidente della Giostra Giani. Sono stati proiettati due interessanti filmati sul tema. A differenza da altri centri della Provincia, non molti sono stati ii bambini presenti, anche se il libricino è stato fatto proprio per loro.